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Omega 3 e Olio EVO: Un Duo Potente per il Benessere Degli Anziani e la Prevenzione delle Malattie Degenerative

omega3 e olio extravergine contro invecchiamento
Se si potesse tracciare un percorso verso una vecchiaia più sana e un invecchiamento più sereno, quale sentiero scegliereste? In un mondo dove l’aumento dell’età media è un dato di fatto e le patologie correlate all’invecchiamento stanno diventando un problema sempre più serio, ci siamo posti la domanda: come possiamo migliorare la qualità della nostra vita mentre invecchiamo? La risposta può sorprendervi: è contenuta in un cucchiaio di olio extra vergine di oliva (EVO) arricchito con Omega 3. Nella cornice di questo articolo, scoprirete il potere combinato dell’olio EVO e degli Omega 3 nel contrastare gli effetti dell’invecchiamento e nel promuovere un benessere generale. Riveliamo come questi due ingredienti naturali possono lavorare insieme per mantenere il vostro cuore in salute, la vostra mente lucida e il vostro spirito giovane, nonostante l’avanzare dell’età. Preparatevi ad un viaggio affascinante nel mondo dell’olio EVO e degli Omega 3, una strada dorata verso un invecchiamento più sano.

L’Invecchiamento e il Suo Impatto sulla Salute

L’invecchiamento è un processo naturale e ineluttabile, un viaggio che tutti intraprendiamo con il passare del tempo. Ma con l’avanzare degli anni, il nostro organismo si trova a dover fronteggiare svariati cambiamenti, non sempre piacevoli. Uno dei più rilevanti riguarda il quadro lipidico: colesterolo e trigliceridi tendono a raggiungere livelli ben oltre la norma nelle persone anziane. Perché succede ciò? Il nostro organismo produce colesterolo – una sostanza grassa necessaria per la sintesi di determinati ormoni, per la produzione di vitamina D e per la formazione dei sali biliari che aiutano la digestione. Tuttavia, un eccesso di colesterolo nel sangue può portare all’accumulo di placche nelle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Parallelamente, i trigliceridi – un tipo di grasso che l’organismo utilizza per immagazzinare energia – possono anch’essi aumentare pericolosamente. Alti livelli di trigliceridi possono contribuire all’indurimento delle arterie o all’ispessimento delle pareti arteriose (aterosclerosi), aumentando il rischio di ictus, infarto e malattia coronarica. Ma non è tutto. L’età avanzata porta anche un aumento dello stress ossidativo, un fenomeno che si verifica quando c’è uno squilibrio tra la produzione di radicali liberi e la capacità del corpo di contrastarne gli effetti dannosi con gli antiossidanti. Questo squilibrio può provocare danni alle cellule del corpo e contribuire allo sviluppo di diverse patologie correlate all’età, tra cui ictus, infarto, Alzheimer e maculopatie. Insomma, l’invecchiamento, pur essendo un normale processo biologico, può comportare importanti sfide per la nostra salute. Per fortuna, esistono strumenti naturali che ci permettono di affrontare queste sfide in modo proattivo. Uno di questi è l’assunzione di acidi grassi polinsaturi Omega 3, che, come vedremo nel seguito di questo articolo, possono rappresentare un prezioso alleato per la salute degli anziani.

Omega 3: Alleati Essenziali per la Nostra Salute

Gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 meritano un posto di rilievo nell’elenco dei nutrienti essenziali per la nostra salute. Sono infatti definiti “essenziali” perché il nostro organismo non è in grado di produrli autonomamente. Questa incapacità di sintesi interna significa che dobbiamo necessariamente assumere gli Omega 3 con la dieta o tramite integratori alimentari. Ma perché gli Omega 3 sono così importanti per il nostro benessere, soprattutto nell’età avanzata? Gli Omega 3 sono acidi grassi polinsaturi con diverse proprietà salutari. Prima di tutto, hanno un potente effetto antinfiammatorio: la loro assunzione contribuisce a bilanciare l’infiammazione cronica che può insorgere con l’età e che è alla base di molte malattie degenerative. Inoltre, gli Omega 3 svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della salute del nostro cervello. Contribuiscono a rallentare il declino cognitivo associato all’età e possono ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questi acidi grassi sono infatti una componente essenziale delle membrane cellulari del cervello e promuovono la plasticità sinaptica, ossia la capacità del sistema nervoso di adattarsi e rispondere a nuovi stimoli o danni. Gli Omega 3 rivestono un ruolo importante anche per la salute del nostro cuore. Sono in grado di ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) e trigliceridi nel sangue, aumentando contemporaneamente il colesterolo “buono” (HDL). Questo equilibrio lipidico ha un effetto protettivo sul cuore, aiutando a prevenire malattie cardiovascolari. Ma non finisce qui. Gli Omega 3 possono esercitare effetti benefici anche sul nostro intestino, contribuendo a mantenere in equilibrio la flora batterica. Sono in grado di ridurre la crescita di batteri patogeni e favorire quella dei Bifidobatteri, microorganismi “amici” che contribuiscono al benessere del nostro sistema digestivo. Nonostante i loro numerosi benefici, però, gli Omega 3 hanno una debolezza: tendono a irrancidire facilmente e la loro ossidazione non solo annulla i loro effetti positivi, ma può renderli addirittura nocivi. Ecco perché è fondamentale assumerli nel modo giusto, come vedremo nel prossimo paragrafo.

La Dieta Occidentale e il Discreto Equilibrio tra Omega 6 e Omega 3

La dieta che caratterizza la maggior parte dei Paesi occidentali è purtroppo ricca di cibi processati, carni rosse, dolci e grassi saturi. Questa tipologia di alimentazione tende a farci assumere una quantità eccessiva di acidi grassi Omega 6, mentre ci fornisce una quota notevolmente insufficiente di Omega 3. Ma perché questa disparità può avere conseguenze significative per la nostra salute? Gli acidi grassi Omega 6, sebbene necessari in quantità moderate per il corretto funzionamento del nostro organismo, possono avere effetti proinfiammatori quando assunti in eccesso. Producono infatti prostaglandine di tipo 2, sostanze chimiche che nel corpo umano promuovono l’infiammazione, la coagulazione del sangue e la proliferazione cellulare. Al contrario, gli acidi grassi Omega 3, principalmente costituiti da DHA (acido docosaesaenoico) e EPA (acido eicosapentaenoico), producono prostaglandine di tipo 3, che hanno un’azione antinfiammatoria e sono benefiche per la salute del nostro sistema cardiovascolare e del nostro cervello. Il problema sta nel fatto che Omega 6 e Omega 3 competono per gli stessi enzimi per essere convertiti in prostaglandine nel nostro corpo. Quando la dieta fornisce un’eccessiva quantità di Omega 6, questi ultimi “vinceranno” la competizione, riducendo così la quantità di Omega 3 che può essere convertita. Pertanto, l’assunzione giornaliera di almeno 1 grammo di Omega 3 può aiutare a bilanciare questa situazione, diminuendo il metabolismo degli Omega 6 e favorendo quello degli Omega 3. Questo equilibrio può portare a numerosi benefici per la nostra salute, rallentando la comparsa di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, agendo come terapia aggiuntiva per la prevenzione di malattie cardiovascolari e patologie dell’occhio, e riducendo i livelli del colesterolo totale e dei trigliceridi, mentre aumentano i valori del colesterolo buono HDL. Inoltre, l’EPA favorisce il corretto funzionamento del nostro sistema infiammatorio grazie alla produzione di molecole chiamate prostaglandine con effetti antinfiammatori. Anche il DHA svolge un ruolo cruciale, in particolare per la salute del tessuto retinico e del cervello, dove viene incorporato nei fosfolipidi delle membrane dei neuroni e delle cellule nervose, aumentando la plasticità delle sinapsi e facilitando le connessioni nervose. Ma come possiamo garantire un apporto ottimale di Omega 3 nella nostra dieta? Una possibile soluzione arriva da un prodotto ampiamente apprezzato nella dieta mediterranea: l’olio extravergine di oliva.

DHA ed EPA: gli Eroi Insospettabili

Gli acidi grassi Omega 3 sono composti principalmente da due elementi chiave: DHA (acido docosaesaenoico) e EPA (acido eicosapentaenoico). Questi componenti non sono solo essenziali per il normale funzionamento del nostro corpo, ma svolgono anche un ruolo cruciale nel rallentare la comparsa di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, e possono rappresentare una terapia aggiuntiva per la prevenzione di malattie cardiovascolari e patologie oculari. Il loro ruolo benefico si estende anche al controllo dei valori del colesterolo e dei trigliceridi nel nostro corpo. Questi acidi grassi contribuiscono a ridurre i valori del colesterolo totale e dei trigliceridi, molecole di grasso nel sangue che, se presenti in quantità eccessiva, possono depositarsi sulle pareti delle arterie causando problemi cardiovascolari. Allo stesso tempo, gli Omega 3 contribuiscono ad aumentare i livelli di HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”, che svolge un’azione protettiva per il nostro organismo.

Il Ruolo dell’EPA e del DHA

Il DHA è un componente chiave del tessuto retinico e del cervello. Una volta incorporato nei fosfolipidi delle membrane dei neuroni e delle cellule nervose, il DHA contribuisce all’aumento della plasticità delle sinapsi, facilitando di conseguenza le connessioni nervose. Questa proprietà rende il DHA un elemento fondamentale per mantenere la salute del nostro sistema nervoso e per preservare la funzionalità cerebrale, soprattutto in età avanzata. D’altra parte, l’EPA svolge un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario e infiammatorio. L’EPA è infatti in grado di produrre prostaglandine, molecole bioattive con importanti proprietà antinfiammatorie. Questo rende l’EPA un prezioso alleato nella lotta contro le infiammazioni croniche e le patologie ad esse correlate. Infine, sia l’EPA che il DHA possono esercitare effetti benefici sul nostro intestino, modulando la composizione del microbiota intestinale. Sono infatti in grado di diminuire la crescita di batteri patogeni e favorire contemporaneamente l’aumento dei Bifidobatteri, batteri “buoni” che contribuiscono a mantenere l’equilibrio del nostro intestino e a promuovere la salute generale. DHA ed EPA rappresentano, quindi, due eroi insospettabili, che, se assunti in quantità adeguata, possono migliorare significativamente la qualità della nostra vita, soprattutto in età avanzata. Eppure, come per tutti gli eroi, anche per loro esistono delle sfide da affrontare.

La Fragilità degli Omega 3

Purtroppo, gli Omega 3 presentano una sfida significativa per la loro conservazione: la loro tendenza a irrancidirsi facilmente. Questo problema nasce dal fatto che gli acidi grassi polinsaturi, come gli Omega 3, sono molto sensibili all’ossidazione, un processo chimico che altera la loro struttura molecolare e, di conseguenza, le loro proprietà benefiche. Quando gli Omega 3 si ossidano, non solo perdono i loro effetti benefici, ma possono anche diventare nocivi per il nostro organismo, dando origine a molecole potenzialmente dannose chiamate radicali liberi. Questo problema è particolarmente rilevante quando si considera l’integrazione di Omega 3 attraverso capsule o pastiglie. La loro esposizione all’aria e alla luce può accelerare l’ossidazione, rendendo meno efficace l’integratore e, in alcuni casi, potenzialmente dannoso. È quindi fondamentale trovare una strategia efficace per proteggere gli Omega 3 dall’ossidazione e garantire la loro integrità e funzionalità nel tempo.

L’Olio EVO: un Veicolo Ideale per gli Omega 3

Un’ottima soluzione a questo problema è rappresentata dall’olio extra vergine di oliva (EVO). Disperdere gli Omega 3 in 20 gr di olio EVO rappresenta un modo ottimale per assumerli con la dieta. L’olio EVO, infatti, non solo facilita l’assorbimento degli Omega 3 da parte del nostro organismo, ma garantisce anche l’assenza di effetti indesiderati quali eruttazioni e fastidi gastrici, spesso associati all’assunzione di integratori di Omega 3 in capsule o pastiglie. Inoltre, l’olio EVO possiede proprietà antiossidanti naturali, grazie alla presenza di vitamina E e polifenoli, capaci di proteggere gli Omega 3 dall’ossidazione. L’aggiunta di altri potenti antiossidanti, come la melatonina, il coenzima Q10 e l’acido alfa lipoico, può ulteriormente migliorare questa protezione, preservando a lungo l’integrità degli Omega 3 e garantendo i loro effetti benefici. In conclusione, l’olio EVO si dimostra un veicolo ideale per gli Omega 3, unendo le sue proprietà salutistiche agli effetti benefici di questi acidi grassi essenziali. L’abbinamento di olio EVO e Omega 3, quindi, rappresenta una strategia efficace per migliorare il nostro benessere e la nostra salute, soprattutto in età avanzata.  

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